Considerato ormai fuori gioco, il Bitcoin ha sorpreso tutti con un ritorno in grande stile: dopo più di due anni, ha nuovamente raggiunto il valore di 50.000 dollari. La criptovaluta più conosciuta ha più che raddoppiato il suo valore negli ultimi dodici mesi, registrando un aumento del +16% dal gennaio 2024 ad oggi.
Attualmente, il Bitcoin è quotato a 49.923,90 dollari (46.315,65 euro) e, anche se il valore del Bitcoin è ancora lontano dal suo record storico di 69.000 dollari raggiunto a novembre 2021, oggi (febbraio 2024) la sua capitalizzazione di mercato ha superato i 975 miliardi di dollari.
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Ci sono almeno quattro fattori che spiegano l’ascesa del valore del Bitcoin
Il primo è legato alla Cina: durante le festività del Capodanno Lunare, che si celebra il 10 febbraio, si verifica un incremento degli acquisti nel paese, un fenomeno simile a quello che accade durante il periodo natalizio in tutto il mondo. Questo dimostra l’impatto significativo che l’economia cinese, nonostante i gravi problemi nel settore immobiliare, può avere sui mercati globali.
Il secondo fattore è comune sia al mercato delle criptovalute che ad altri tipi di speculazione finanziaria: gli investitori hanno reagito ai tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. L’abbassamento dei costi del denaro incentiva gli investimenti, portando più liquidità nei mercati, compreso quello delle criptovalute. Tassi più bassi incoraggiano inoltre gli investitori a compiere scelte più azzardate, cercando guadagni maggiori pur a fronte di rischi più elevati.
Il terzo fattore è dato dall’aumento degli investimenti favorito dai nuovi ETF. Secondo alcuni analisti, il legame del Bitcoin con l’andamento del dollaro si sarebbe rafforzato dall’inizio del 2024, con il dollaro che ha guadagnato terreno rispetto all’euro.
Il quarto fattore è l’effetto della scarsità: per aprile 2024 è previsto l’halving del Bitcoin, ovvero il dimezzamento della ricompensa per il mining. Questo evento, che si verifica ogni quattro anni, limita la quantità di Bitcoin in circolazione per prevenire una caduta del valore dovuta a un’eccessiva offerta. Il mining, che richiede l’uso di algoritmi complessi e computer potenti, vedrà quindi dimezzata la ricompensa per la generazione di nuovi Bitcoin. Il prossimo halving è fissato per il 17 aprile 2024, un evento che tradizionalmente spinge al rialzo il valore delle criptovalute già in circolazione, come già osservato quattro anni fa.
Ma che cos’è un bitcoin?
Nato nel 2009 da un anonimo (o forse da un gruppo) noto come Satoshi Nakamoto, il Bitcoin rappresenta la prima criptovaluta decentralizzata che ha guadagnato fama mondiale. Questa valuta digitale si distingue per la sua capacità di facilitare pagamenti sicuri e veloci online, eludendo il controllo e la supervisione di istituzioni centralizzate come banche e governi, grazie all’uso della crittografia.
Il cuore del sistema Bitcoin è il protocollo peer-to-peer che gestisce l’economia digitale, permettendo la validazione e registrazione delle transazioni sulla blockchain. Questa tecnologia non solo assicura trasparenza e affidabilità ma anche impedisce modifiche retroattive, rendendo ogni scambio sicuro e verificabile da tutti.
In sintesi, i Bitcoin sono una valuta digitale che funziona grazie alla tecnologia della blockchain, che consente transazioni sicure e decentralizzate su internet senza l’interferenza di intermediari finanziari tradizionali.
Ecco una spiegazione semplice punto per punto
- Digitale. I Bitcoin esistono solo online. Puoi immaginarli come dei file digitali che rappresentano del denaro.
- Decentralizzato. A differenza delle valute tradizionali, i Bitcoin operano su una rete decentralizzata di computer in tutto il mondo. Questo significa che non sono soggetti al controllo di una singola entità, come una banca o un governo.
- Blockchain. Le transazioni in Bitcoin sono registrate su un libro mastro digitale pubblico chiamato “blockchain”. Questo sistema aiuta a garantire che i Bitcoin non possano essere spesi due volte e che le transazioni siano sicure e trasparenti.
- Mining. Il processo attraverso il quale vengono creati nuovi Bitcoin e vengono verificate le transazioni sulla blockchain si chiama “mining”. Il mining richiede una grande quantità di potenza di calcolo e contribuisce a mantenere sicura la rete Bitcoin.
- Limitato in quantità. C’è un limite massimo al numero di Bitcoin che possono essere creati, fissato a 21 milioni. Questo li rende simili a una risorsa limitata, come l’oro, e alcuni credono che questo possa aiutare a mantenere il loro valore nel tempo.
- Anonimato. Mentre le transazioni in Bitcoin sono registrate pubblicamente sulla blockchain, le identità delle persone coinvolte nelle transazioni possono rimanere anonime.
Il Bitcoin ha dimostrato una resilienza notevole, smentendo le previsioni più scettiche con un’impressionante ripresa di valore. Questo balzo nel prezzo riflette non solo l’adattabilità e la resilienza del Bitcoin come asset finanziario ma anche la sua crescente integrazione e accettazione nel tessuto economico globale.
I fattori che influenzano la sua valutazione, come gli eventi economici globali, le politiche monetarie e le innovazioni tecnologiche, sottolineano l’interconnettività tra le criptovalute e l’economia mondiale.
Inoltre, l’imminente halving del Bitcoin evidenzia l’unicità della sua struttura di offerta, promettendo potenziali impatti sul suo valore. Questi sviluppi confermano il ruolo del Bitcoin non solo come investimento speculativo ma anche come fenomeno culturale e tecnologico che continua a sfidare le convenzioni finanziarie tradizionali.
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