Se sei questa pagina significa che hai cercato “primo computer della soria”. Ed è una buona domanda: chi ha inventato il primo computer? Beh, la risposta non è così semplice come sembra. Ci sono state diverse persone e aziende che hanno contribuito allo sviluppo dei computer, ma è difficile individuare una sola persona o una singola invenzione che possa essere definita il primo computer della storia.
Il computer è una macchina elettronica in grado di elaborare dati secondo programmi prestabiliti. La sua storia è lunga e complessa, e coinvolge diversi pionieri che hanno contribuito allo sviluppo dell’informatica con le loro scoperte e invenzioni.
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Gli antenati del computer
Tra i primi antenati del computer possiamo citare i dispositivi meccanici per il calcolo, come l’abaco, il regolo calcolatore, la macchina di Anticitera e le macchine aritmetiche di Pascal e Leibniz. Questi strumenti permettevano di eseguire operazioni matematiche semplici, ma non erano programmabili né automatici.
Nel XVIII e XIX secolo si assiste a un progresso nella teoria della logica e dell’algebra, grazie ai lavori di Boole, Frege, Peano e altri. Questi studi forniranno le basi per la formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo.
Nel 1833, Charles Babbage progettò la macchina analitica, il primo vero calcolatore programmabile, in senso moderno, della storia. Si trattava di una macchina meccanica a ruote dentate, che poteva eseguire diverse operazioni aritmetiche e logiche, seguendo le istruzioni inserite tramite delle schede perforate. Babbage non riuscì però a realizzare la sua macchina, a causa di problemi tecnici e finanziari.
La collaboratrice di Babbage, Ada Lovelace, è considerata la prima programmatrice della storia, in quanto scrisse degli algoritmi per la macchina analitica, dimostrando la sua potenzialità di calcolare non solo numeri, ma anche simboli e relazioni.
I computer nel XX secolo
Nel XX secolo si assistette alla nascita dei primi computer elettronici, che sfruttano le tecnologie delle valvole termoioniche e dei relè. Tra questi possiamo citare:
- L’ABC (Atanasoff-Berry Computer), costruito tra il 1939 e il 1942 da John Atanasoff e Clifford Berry presso l’Iowa State College. Si trattava di un calcolatore binario che usava condensatori per memorizzare i dati. Non era però programmabile né universale.
- Lo Z1 (1939) e lo Z3 (1941), costruiti da Konrad Zuse in Germania. Lo Z1 era una macchina meccanica che usava dei nastri perforati per inserire i programmi. Lo Z3 era una macchina elettronica che usava dei relè per eseguire le operazioni. Entrambe le macchine erano binarie e universali.
- Il Colossus (1944), costruito da un team di ricercatori guidato da Max Newman presso il centro di crittoanalisi di Bletchley Park in Gran Bretagna. Si trattava di una macchina elettronica che usava delle valvole termoioniche per decifrare i messaggi cifrati dei nazisti con la macchina Enigma.
- L’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer), costruito tra il 1943 e il 1946 da John Mauchly e J. Presper Eckert presso l’Università della Pennsylvania negli Stati Uniti. Si trattava di una macchina elettronica che usava delle valvole termoioniche per eseguire calcoli balistici per l’esercito. Era programmabile tramite dei cavi e degli interruttori.
Il primo vero computer della storia è opera di Alan Turing
Tuttavia, il vero inventore del computer è considerato Alan Turing, un matematico, logico e crittoanalista britannico. Durante la Seconda guerra mondiale, Turing lavorò presso il centro di crittoanalisi di Bletchley Park, dove contribuì a decifrare i codici segreti dei nazisti con la macchina Enigma.
Per fare ciò, ideò una serie di tecniche e di macchine elettromeccaniche chiamate “Bombe”, che erano in grado di testare diverse combinazioni possibili per trovare la chiave giusta.
Turing lavorò anche al progetto di un computer elettronico chiamato ACE (Automatic Computing Engine), che però non fu mai completato.
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Dopo la guerra, Turing si dedicò allo studio dell’intelligenza artificiale e della biologia matematica. Nel 1950 pubblicò l’articolo “Computing Machinery and Intelligence” nel quale propose il famoso test di Turing, un criterio per valutare se una macchina può essere considerata intelligente. Il test consiste in un gioco dell’imitazione, in cui un interrogatore umano deve distinguere tra un interlocutore umano e uno artificiale, comunicando con loro tramite una tastiera e uno schermo. Se l’interrogatore non riesce a capire chi è la macchina, allora questa ha superato il test.
Turing morì suicida nel 1954, a causa delle persecuzioni subite per la sua omosessualità. Solo nel 2009 il governo britannico si scusò ufficialmente per il trattamento ingiusto nei suoi confronti. Nel 2013 gli fu concessa la grazia postuma dalla regina Elisabetta II.
In conclusione, possiamo dire che Alan Turing è stato il vero inventore del computer, in quanto ha fornito la definizione teorica e il modello astratto di una macchina capace di eseguire qualsiasi algoritmo. Le sue scoperte hanno avuto una vasta influenza sulla nascita dell’informatica e sullo sviluppo dei computer reali.
Quindi, chi ha inventato il primo computer della storia?
La risposta dipende da come definiamo un computer. Se definiamo un computer come una macchina elettronica programmabile, allora l’ENIAC è sicuramente uno dei primi computer. Se invece consideriamo un computer come una macchina progettata per eseguire calcoli complessi, allora la macchina di Anticitera potrebbe essere considerata la prima.
Ma indipendentemente da come definiamo il primo computer della storia, una cosa è certa: la tecnologia informatica è stata una delle forze trainanti della rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni. I computer sono diventati parte integrante della vita moderna e hanno rivoluzionato la nostra capacità di comunicare, di lavorare e di divertirci.
E per questo, dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a renderla possibile. Il primo computer della storia è solo l’inizio di una storia ancora in corso.
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Immagine di copertina, l’ENIAC: U.S. Army Photo, Public domain, via Wikimedia CommonsImmagine di Alan Turing: Thmahe, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons