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Eco design inclusivo: cos’è e a cosa serve

Redazione

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esempio di eco design inclusivo? non credo proprio....

Oggi abbiamo un argomento super interessante da affrontare: “Eco design inclusivo”. Sì, lo so, sembra un termine tecnico, ma ti prometto che entro la fine di questa chiacchierata, te ne innamorerai proprio come è successo a me!

Allora, cominciamo col dire che viviamo in un mondo pieno zeppo di prodotti. Ovunque guardi, ci sono oggetti disegnati per rendere la nostra vita più facile, più divertente, o, diciamocelo, a volte solo più cool. Ma ecco la domanda da un milione di dollari: queste cose, come vengono create? E soprattutto, a chi servono veramente? Qui entra in gioco l’eco design inclusivo.

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Immagina l’eco design inclusivo come un supereroe.
La sua missione? Salvare il pianeta e allo stesso tempo assicurarsi che tutti, e dico tutti, possano godere dei frutti del progresso. Perché, ammettiamolo, se il design è solo bello ma non utile, o peggio ancora, se è utile solo per pochi fortunati, allora amici miei, stiamo sbagliando qualcosa.

Cosa fa esattamente l’eco design inclusivo?

Quindi, cosa fa esattamente l’eco design inclusivo? Semplice: si pone al centro tra sostenibilità e accessibilità. Da una parte, ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti che usiamo ogni giorno. Come? Attraverso materiali riciclati, processi di produzione che risparmiano acqua ed energia, e prodotti che possono essere facilmente riparati invece che buttati via. Insomma, meno sprechi e più rispetto per la nostra cara vecchia Terra.

Ma aspetta, c’è di più! L’eco design inclusivo non si ferma qui. Perché, se è vero che dobbiamo pensare al domani, è anche vero che dobbiamo pensare a TUTTI quelli che ci vivranno quel domani. E qui entra in scena la parte “inclusiva”: questo approccio si assicura che i prodotti siano utilizzabili da chiunque, indipendentemente dall’età, dalla capacità fisica o mentale, o da qualsiasi altra caratteristica personale. Sì, perché la bellezza sta nella diversità, no?

un app per ipovedenti è un esempio di design inclusivo
Metropolitan Transportation Authority of the State of New York from United States of America, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Esempi di eco design inclusivo

Ora, so cosa stai pensando: “Bello, ma in pratica?” Ecco qualche esempio: pensa ad una brocca d’acqua progettata con un manico che chi ha problemi di artrite possa afferrare facilmente. O immagina una app per smartphone con funzioni che le persone con difficoltà visive o uditive possano usare senza problema. E tutto questo, ricordando sempre di rispettare l’ambiente! Questi sono esempi di eco design inclusivo.

E a cosa serve, ti chiederai? Beh, serve a costruire un mondo migliore! Un mondo dove nessuno si sente escluso e dove il progresso va di pari passo con la protezione del nostro pianeta. L’eco design inclusivo ci aiuta a guardare oltre i nostri bisogni immediati e a pensare a una comunità più ampia e al bene di generazioni future.

Ma c’è un altro punto da sottolineare. L’eco design inclusivo non è solo “fare la cosa giusta”, è anche una mossa intelligente dal punto di vista economico. Pensaci: più persone possono usare i tuoi prodotti, più clienti avrai. E meno risorse sprechi, meno denaro spenderai. In altre parole, è una situazione vantaggiosa per tutti!

L’eco design riguarda tutti noi

Però, attenzione! Non è qualcosa che possiamo lasciare solo nelle mani degli esperti di design. L’eco design inclusivo riguarda tutti noi. Si tratta di fare scelte consapevoli come consumatori, di chiedere di più dalle aziende dalle quali acquistiamo, e di sostenere le innovazioni che rispettano sia le persone che l’ambiente.

E quindi, la prossima volta che sei in giro per negozi, perché non dare un’occhiata più da vicino ai prodotti che acquisti? Pensa a come sono stati realizzati, chi potrà usarli, e quale impatto avranno sul nostro pianeta. Perché, in fondo, l’eco design inclusivo siamo noi, con le nostre scelte, a farlo diventare realtà.

In conclusione, l’eco design inclusivo non è solo un trend, è un nuovo modo di vedere il mondo. Un mondo dove cura, creatività e responsabilità si uniscono per creare prodotti che sono buoni per tutti noi e per il pianeta che chiamiamo casa. Quindi, la prossima volta che senti parlare di eco design inclusivo, spero che tu lo vedrai come io lo vedo: non solo come un concetto, ma come una promessa di un futuro migliore.

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La risposta è abbastanza semplice: per essere curiosi è necessario sviluppare un senso critico che rifiuti a priori ciò che è dato per vero e assoluto. Aprire la propria mente significa abbracciare la curiosità e avere il coraggio di esplorare nuove idee e prospettive.
Siate curiosi, coraggiosi e aperti a nuove scoperte, e vedrete quanto è gratificante.

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