Oggi parliamo di elezioni americane. Nel momento in cui scriviamo, negli Stati Uniti, manca poco meno di un anno e mezzo alle elezioni del nuovo Presidente. Ed è il momento nel quale i giochi per la Presidenza iniziano ad entrare nel vivo. Ma come funziona il meccanismo che porta alle elezioni? E chi sono – ad oggi – i principali candidati? Vediamolo assieme.
Intanto vediamo di capire con quale meccanismo nel primo martedi di novembre del 2024 si affronteranno i due principali oppositori.
In altre parole, chi sceglie il candidato Presidente per i Repubblicani? Chi lo sceglie per i Democratici?
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Le primarie
Le primarie negli Stati Uniti sono un processo attraverso il quale i cittadini scelgono i candidati che rappresenteranno i principali partiti politici nelle elezioni generali per cariche pubbliche come quella di presidente o governatore. Ecco come funzionano:
- Le primarie sono il modo in cui i partiti politici americani selezionano i loro candidati. Le persone che si iscrivono a un partito possono partecipare alle primarie per votare e scegliere il candidato preferito del loro partito.
- Le primarie si svolgono in diversi stati e in date diverse. Ogni stato ha il proprio calendario per le primarie, quindi i candidati devono viaggiare in tutto il paese per fare campagna e partecipare alle elezioni in ogni stato.
- Durante le primarie, i candidati competono per ottenere delegati. I delegati sono persone incaricate di rappresentare un determinato candidato alla convention del partito. Le convention sono importanti perché è lì che il candidato presidenziale viene ufficialmente nominato dal suo partito.
- Le convention nazionali sono tenute dai principali partiti politici (come il Partito Democratico e il Partito Repubblicano) dopo le primarie. Durante queste convenzioni, i delegati scelti dalle primarie votano per il candidato presidenziale del loro partito.
- Dopo le primarie e le convenzioni, i candidati selezionati dai rispettivi partiti si sfidano nelle elezioni generali. Durante le elezioni generali, i cittadini statunitensi votano per scegliere il presidente, i membri del Congresso e altri funzionari pubblici.
Smarcato il metodo col quale viene scelto il candidato presidente da parte di ogni schieramento vediamo ora chi sono i politici in lizza, ad oggi, che ambiscono a competere nelle elezioni generali.
Chi sono i candidati principali alle elezioni americane?
Biden
Da una parte, quella democratica, abbiamo l’attuale presidente, Joseph R. Biden Jr.
A 82 anni, Biden si è proposto come difensore della democrazia e paladino di una forza stabilizzante dopo le turbolenze dell’amministrazione Trump.
Il suo programma elettorale? Beh, è una miscela interessante di proposte che promettono di investire pesantemente nell’istruzione, nella sanità e nell’infrastruttura. Infatti, Biden sta proponendo investimenti pubblici per $1.9 trilioni in istruzione, inclusi l’educazione prescolare universale, più fondi per le scuole che servono studenti a basso reddito, due anni di college garantiti senza debiti, e college pubblico gratuito per le famiglie a basso reddito. Inoltre, propone $1.6 trilioni per l’infrastruttura dell’acqua e del trasporto, altri progetti di infrastruttura verde e la ricerca e sviluppo dell’energia pulita.
A tutto ciò si aggiunge una notevole espansione del settore sanitario, proponendo un investimento di $1.6 trilioni per espandere l’assistenza agli anziani e rendere il programma Medicare disponibile a persone a partire dai 60 anni. Questo aumento delle spese è compensato da $1.2 trilioni di risparmi proposti da Biden per abbassare i prezzi dei farmaci in prescrizione, ad esempio, utilizzando il potere di acquisto di Medicare per negoziare i prezzi con le compagnie farmaceutiche.
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Trump
Tra i repubblicani abbiamo un volto molto familiare: l’ex presidente e uomo d’affari, Donald J. Trump.
A 78 anni, Trump è in corsa per riconquistare l’ufficio che ha perso nel 20201.
Il programma elettorale di Donald Trump per il 2024, noto come “National Greatness Agenda”, è una combinazione di politiche anti-immigrazione, economiche e isolazioniste simili a quelle delle sue prime due campagne presidenziali, integrate con alcune nuove politiche rigidamente conservatrici.
Nel campo delle restrizioni al voto, Trump si impegna a limitare la votazione al solo giorno delle elezioni, richiedere schede di voto cartacee e l’ID degli elettori. Questa proposta si basa sulle sue affermazioni (non comprovate) secondo cui la sua sconfitta nel 2020 sarebbe stata il risultato di frodi di massa.
In risposta alla crisi delle droghe in America, Trump propone un piano di linea dura per arrestare e condannare a morte i trafficanti di droga. Questa idea, sostenuta da Trump dal 2018, si ispira al presidente cinese Xi Jinping.
Per quanto riguarda le cosiddette “guerre culturali”, Trump ha proposto diverse politiche in risposta a questioni come i diritti delle persone trans, la limitazione all’insegnamento della Teoria Critica della Razza (CRT) nelle scuole e i mandati di vaccinazione.
Sul fronte dei vaccini, Trump, che ha supervisionato l’iniziale distribuzione dei vaccini COVID-19 durante il suo ultimo anno di mandato, deve affrontare l’opposizione alla vaccinazione e ai mandati di vaccinazione che sono diventati un grido di battaglia per l’estrema destra partito.
Gli altri candidati alle elezioni americane: dal nipote di Kennedy all’ “italiano” De Santis
Ma le elezioni americane del 2024 non riguardano solo Biden e Trump.
Ci sono altri candidati interessanti che meritano la nostra attenzione.
I democratici
Sul fronte democratico, abbiamo Marianne Williamson e Robert Kennedy Jr.
- Williamson, autrice e consulente spirituale, è pronta a fare un altro tentativo alla presidenza.
- Kennedy, nipote dell’ex presidente John F. Kennedy, è un noto attivista contro i vaccini.
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I repubblicani
Dal lato repubblicano, le elezioni americane vedono candidati come Nikki Haley, Vivek Ramaswamy, Asa Hutchinson, Larry Elder, Tim Scott e Ron DeSantis.
- Haley, ex governatrice della Carolina del Sud e ambasciatrice all’ONU, si presenta come membro di “una nuova generazione di leadership”.
- Ramaswamy, un imprenditore multimilionario e autore, si descrive come “anti-woke”.
Il termine “anti-woke” è un’espressione usata per descrivere un punto di vista che si oppone o critica il movimento “woke”. Il termine “woke” deriva dal gergo afroamericano e significa “essere svegli”, nel senso di essere consapevoli delle questioni di giustizia sociale e razziale. Negli ultimi anni, il termine è stato adottato più ampiamente per indicare una consapevolezza e un’attenzione verso una serie di questioni di giustizia sociale, come i diritti delle donne, i diritti LGBTQ+ e il cambiamento climatico.
- Hutchinson, ex governatore dell’Arkansas, è uno dei pochi repubblicani che hanno criticato apertamente Trump.
- Elder, che ha tentato senza successo di diventare governatore della California, è un noto conduttore radiofonico conservatore.
- Scott, il primo senatore repubblicano nero del Sud in oltre un secolo, è una delle voci più importanti del suo partito su questioni razziali.
- De Santis, governatore della Florida, è noto per la sua posizione combattiva nei confronti dei liberal.
Ecco, questo è tutto. Per ora.
Ne riparleremo. Magari quando saranno terminate le convention e avremo i nomi definitivi dei due candidati alla Presidenza. Nel frattempo, spero che tu abbia trovato interessante questo viaggio nelle elezioni americane. E ricorda, le elezioni americane sono un affare importante, non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero!
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Siate curiosi, coraggiosi e aperti a nuove scoperte, e vedrete quanto è gratificante.
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