La Supercoppa Italiana, storico trofeo del calcio italiano, è tradizionalmente contesa dai vincitori del campionato e della Coppa Italia. Tuttavia, a partire dal 2024, la competizione subirà importanti cambiamenti: adottando un formato Final Four, si terrà in Arabia Saudita.
Il formato “Final Four” in un torneo sportivo si riferisce a una struttura di competizione in cui gli ultimi quattro team o partecipanti rimasti si affrontano in una serie di partite per determinare il campione finale. Ecco come funziona tipicamente:
- Semifinali. Le quattro squadre competono in due partite di semifinale. In queste partite, una squadra affronta un’altra in un incontro singolo. Generalmente, le coppie vengono determinate in base ai risultati precedenti nel torneo o tramite un sorteggio.
- Finale. Le due squadre vincenti delle semifinali si affrontano nella partita finale per determinare il campione del torneo.
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Questo formato è ampiamente utilizzato in vari sport, inclusi il basket, il calcio e il pallavolo, e viene scelto per la sua capacità di generare interesse e intrattenimento, concentrando i momenti salienti della competizione in un breve periodo di tempo, di solito in un unico luogo, per aumentare l’attenzione dei media e dei fan.
Nel caso della Supercoppa Italiana, l’adozione del formato Final Four rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale partita unica tra i vincitori del campionato nazionale e della Coppa Italia.
Questa decisione segue l’esempio spagnolo, con la Lega Serie A che ha accettato l’offerta delle autorità sportive saudite. Si amplia così il numero di squadre partecipanti e aumentano le partite da una a tre.
Tale cambiamento si inserisce in un contesto più ampio, avviato con un accordo del 2018 tra l’Arabia Saudita e la Lega Serie A, prevedendo la disputa di quattro finali in quattro anni, con due edizioni già disputate a Riyad nel 2019 e 2020. La pandemia aveva temporaneamente riportato il torneo in Italia fino al 2023.
Recentemente, la collaborazione è stata rinnovata, prevedendo la disputa di quattro delle prossime sei edizioni della Supercoppa in Arabia Saudita, precisamente nel 2024, 2025, 2028 e 2029. Le sedi delle edizioni 2026 e 2027 sono ancora da definire.
La scelta di spostare la competizione in Arabia Saudita è motivata non solo dalla volontà di promuovere il calcio italiano a livello internazionale, ma anche da ragioni economiche, specialmente in un periodo di difficoltà finanziaria per il movimento calcistico italiano. L’accordo finanziario è triplicato rispetto all’anno precedente, con un montepremi che è salito a 23 milioni di euro, di cui 16,2 milioni destinati alle squadre partecipanti.
Nonostante le evidenti opportunità finanziarie, questa decisione ha sollevato dibattiti e preoccupazioni relative ai diritti umani e alle politiche sociali in Arabia Saudita. Oltre a preoccupazioni legate al fatto di dover disputare ulteriori partite all’interno di un palinsesto che vede molte squadre italiane giocare ben oltre la resistenza di parecchi giocatori. Il commento di uno dei protagonisti della Supercoppa, Maurizio Sarri CT della Lazio, è abbastanza evidente a riguardo: “Prendiamo tutto quello che si può prendere in maniera miope. Andiamo a elemosinare soldi in giro per il mondo. Con tutti i problemi che ci sono nei calendari, si fa una Supercoppa a quattro. Se il calcio moderno è in questo tipo di evoluzione, sono contento di essere vecchio”.
La FIGC ha però sottolineato le opportunità economiche che derivano da questa scelta, sostenendo che contribuirà al finanziamento di progetti significativi nel calcio italiano.
Questo cambio di format e l’aumento del numero di partite hanno inevitabilmente influenzato il calendario calcistico, già denso di impegni. L’opinione pubblica appare divisa sulla decisione di giocare in Arabia Saudita, con molti che esprimono preoccupazioni sul fatto che il calcio italiano possa essere influenzato eccessivamente da motivazioni economiche a discapito di valori etici e morali.
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