Il ricorso ai tamponi, specialmente il tampone veloce, continua ad essere una buona forma di difesa. La pandemia di Covid-19 continua, e nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, emergono nuove varianti come Pirola ed Eris, che hanno portato a un aumento dei contagi.
La crescita dei contagi Covid in Italia continua a un ritmo sostenuto, alimentata dalle nuove varianti. L’ultimo report dell’Iss, relativo al periodo tra il 31 agosto e il 6 settembre, mostra un salto nei casi da 14.863 a 21.309, registrando un aumento del 44% in soli sette giorni.
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L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti è salita da 25 a 36. Sebbene vi sia un aumento nelle ospedalizzazioni, è meno pronunciato: i posti letto occupati nei reparti medici sono saliti dal 2,7% al 3%, mentre in terapia intensiva l’aumento è stato minimo, raggiungendo lo 0,6%. L’indice di contagio, l’Rt, si attesta a 1,12, superando il limite epidemico di 1.
Tuttavia, esperti come Matteo Bassetti e Massimo Galli rassicurano che non c’è motivo di allarmarsi. A patto di continuare a difendersi anche ricorrendo al tampone veloce.
Nonostante il panorama normativo sia cambiato, il Decreto-legge del 10 agosto 2023, n. 105 ha revocato le restrizioni di movimento per coloro che sono risultati positivi al tampone veloce e pertanto non c’è più obbligo di quarantena per uscire di casa, alcune accortezze continuano ad essere fondamentali. Almeno per educazione e rispetto.
Vediamo quali sono i punti fondamentali da tenere a mente
- Chi dovrebbe fare il test?
- Tamponi e test sono generalmente raccomandati per pazienti con sintomi sospetti di Covid e per coloro che sono stati a stretto contatto con un caso positivo.
- Uso del tampone molecolare. È raccomandato per pazienti con sintomi evidenti di Covid.
- Uso del tampone veloce. Questo test è suggerito per chi ha sintomi non nettamente riconducibili al Covid o per chi è stato in contatto con un caso positivo.
Ma, in caso di positività (anche al tampone veloce), cosa accade?
1. Nessuna quarantena obbligatoria. Coloro che risultano positivi al tampone non sono più tenuti alla quarantena.
2. Consigli Generali. Se positivi al test Covid-19, si raccomanda:
- Indossare una mascherina (chirurgica o FFP2) in presenza di altre persone
- Se si presentano sintomi, rimanere in casa fino alla loro scomparsa
- Mantenere buone pratiche igieniche
- Evitare luoghi affollati
3. Pazienti ospedalizzati e RSA. Per loro, si seguiranno le stesse procedure adottate finora.
4. Contatti con positivi. Per coloro che entrano in contatto con un caso positivo:
- Non ci sono restrizioni specifiche.
- Monitorare l’insorgenza di sintomi legati al Covid-19.
- Evitare il contatto con individui a rischio, come gli anziani, gli immunodepressi e le donne incinte.
- Se si manifestano sintomi, si raccomanda un tampone veloce o un test antigenico.
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Ok per il tampone veloce, ma Mascherine si o mascherine no?
Dopo una pausa nell’uso delle mascherine, potrebbe esserci una necessità di tornare a indossarle? Le mascherine sono sempre state considerate essenziali per prevenire la diffusione dell’infezione. Alcuni Paesi stanno ponderando di reintrodurre l’uso in determinati contesti, come gli ospedali. A Lisbona, a causa dell’incremento dei contagi, le mascherine sono nuovamente obbligatorie in ambito ospedaliero. In Francia, viene consigliato alle persone contagiate di isolarsi e si discute della reintroduzione delle mascherine nelle scuole.
In Italia, non vi è motivo di panico al momento. Tuttavia, rimane cruciale proteggere in particolar modo coloro che soffrono di patologie preesistenti, per i quali il Covid potrebbe rappresentare una minaccia maggiore.
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La risposta è abbastanza semplice: per essere curiosi è necessario sviluppare un senso critico che rifiuti a priori ciò che è dato per vero e assoluto. Aprire la propria mente significa abbracciare la curiosità e avere il coraggio di esplorare nuove idee e prospettive.
Siate curiosi, coraggiosi e aperti a nuove scoperte, e vedrete quanto è gratificante.
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